L’Oklahoma City Thunder (la squadra più giovane della NBA con un’età media di 24,1 anni) sta dominando la stagione 2024-25 in modo sorprendente: hanno già raggiunto il traguardo delle 60 vittorie — un risultato che nessun’altra squadra ha ottenuto quest’anno.
Shai Gilgeous-Alexander il ventiseienne leader della squadra sta guidando i Thunder con prestazioni eccezionali che lo rendono il principale candidato al premio MVP; la sua capacità di segnare e chiudere le partite ricorda il leggendario Dwyane Wade dei playoff del 2006.
La squadra di coach Mark Daigneault sta stabilendo un record NBA mai raggiunto prima con un differenziale-punti medio di +12,9 per partita: questo dato statistico supera persino i Lakers del 1971-72 che detenevano il precedente record.
L’acquisizione estiva di Isaiah Hartenstein (ex-giocatore dei New York Knicks) si è rivelata fondamentale dando alla squadra quella dimensione fisica che mancava nella scorsa stagione; la sua partnership con Holmgren ha creato una coppia di lunghi formidabile.
“Non c’è dubbio che questa sia stata una stagione magica per i Thunder e non c’è motivo per cui non possa continuare nei playoff” ha commentato Steve Aschburner analista NBA “Incluso il primo titolo nella storia di OKC.”
I Thunder stanno dominando la Western Conference dal 25/11/24 dimostrando una costanza impressionante; la loro difesa sta concedendo 3,3 punti per 100 possessi in meno rispetto a qualsiasi altra squadra della lega.
- Roster multi-dimensionale adatto a ogni stile di gioco
- Difesa solida senza punti deboli
- Salari tra i più bassi della lega (sesto posto)
- Numerose scelte future al Draft
Questa giovane squadra (che non ha mai vinto un titolo NBA nella sua storia) sta costruendo le basi per una potenziale dinastia simile a quella dei Warriors dell’ultimo decennio o degli Spurs degli anni 2000; con un nucleo giovane e talentoso la finestra per competere per il titolo potrebbe rimanere aperta per molti anni.