Quando si parla di sport professionistico, la mente corre subito a cifre milionarie, sponsorizzazioni stellari e jet privati. Ma è davvero così anche per il basket italiano? Quanto guadagna, in realtà, un giocatore di basket che milita nei campionati italiani? La risposta può sorprendere: dietro alle luci del parquet si nasconde un mondo fatto di grandi differenze, in cui solo una piccola percentuale di atleti riesce a guadagnare cifre elevate, mentre la maggior parte dei giocatori vive una carriera più “normale” di quanto si pensi.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio gli stipendi dei cestisti in Italia, dalle stelle della Serie A ai giovani delle serie minori, cercando di capire quanto si può guadagnare davvero facendo del basket una professione.
I Campionati Maschili: Stipendi Medi per Livello

Serie A (Prima Divisione Maschile – Lega Basket Serie A)
La Serie A è il vertice del basket professionistico italiano e, come prevedibile, è anche la lega dove si registrano gli stipendi più alti. I giocatori di medio livello – ovvero quelli che ricoprono ruoli importanti nella rotazione o sono titolari in squadre di fascia media – guadagnano generalmente tra gli 80.000 e i 150.000 euro all’anno. Tuttavia, per i top player la storia è ben diversa.
Le stelle di prima grandezza possono tranquillamente percepire tra i 200.000 e i 500.000 euro annui, e i migliori in assoluto superano facilmente i 700.000 euro. Alcuni, come nel caso dei “fuoriclasse”, arrivano addirittura a stipendi oltre il milione di euro a stagione.
Ad esempio, nella stagione 2024–25, il giocatore più pagato d’Italia è Nikola Mirotić (Olimpia Milano), con un ingaggio di circa 2,5 milioni di euro all’anno. Subito dietro troviamo Marco Belinelli (Virtus Bologna), che percepisce circa 1,5 milioni di euro.
Questi dati mostrano chiaramente la grande differenza tra i contratti da superstar e lo stipendio medio di un giocatore “normale”. Infatti, i giocatori di panchina o i giovani italiani alla prima esperienza in Serie A spesso si posizionano nella parte bassa della forbice salariale, o addirittura leggermente al di sotto, a seconda del budget societario e del loro livello di esperienza.
Serie A2 (Seconda Divisione Maschile)
Scendendo di un gradino troviamo la Serie A2, una lega anch’essa completamente professionistica, ma con stipendi molto più contenuti rispetto alla Serie A. La maggior parte dei giocatori di A2 guadagna tra i 20.000 e i 50.000 euro all’anno, rendendo questa divisione una realtà più “accessibile”, ma comunque dignitosa per chi sogna una carriera nel basket.
I migliori giocatori della categoria – spesso veterani stranieri o italiani affermati nelle squadre con maggior disponibilità economica – possono arrivare fino a 100.000 euro annui, anche se si tratta di casi piuttosto selezionati. In termini mensili, i compensi si aggirano tra i 1.500 e i 4.000 euro, mentre per i top player della A2 si può arrivare anche a 8.000 euro al mese.
Anche se lontani dai numeri della Serie A, questi stipendi rappresentano comunque un buon traguardo per molti atleti, soprattutto considerando che si tratta spesso di contratti di 8-9 mesi, con vitto e alloggio inclusi dalle società.
Ecco una panoramica aggiornata dei giocatori più pagati in Italia nella stagione 2024–2025, con i relativi stipendi annui stimati:
Posizione | Giocatore | Squadra | Lega | Ruolo | Stipendio Annuo (EUR) |
---|---|---|---|---|---|
1 | Marco Belinelli | Virtus Bologna | Serie A | SG | €1.400.000 – €1.500.000 |
2 | Nicolò Melli | Olimpia Milano | Serie A | PF | €1.800.000 |
3 | Amedeo Della Valle | Germani Brescia | Serie A | SG | €1.200.000 |
4 | Daniel Hackett | Virtus Bologna | Serie A | PG/SG | €1.000.000 |
5 | Achille Polonara | Virtus Bologna | Serie A | PF | €600.000 |
6 | Stefano Tonut | Olimpia Milano | Serie A | SG | €550.000 |
7 | Giampaolo Ricci | Olimpia Milano | Serie A | PF | €500.000 |
8 | Awudu Abass | Virtus Bologna | Serie A | SF | €500.000 |
9 | Nico Mannion | Openjobmetis Varese | Serie A | PG | €400.000 |
10 | Pietro Aradori | Fortitudo Bologna | Serie A2 | SG/SF | €300.000 |
11 | Andrea Cinciarini | UNAHOTELS Reggio Emilia | Serie A2 | PG | €300.000 |
12 | Michele Vitali | UNAHOTELS Reggio Emilia | Serie A2 | SG | €300.000 |
13 | Alessandro Pajola | Virtus Bologna | Serie A | PG | €300.000 |
14 | Diego Flaccadori | Dolomiti Energia Trento | Serie A | SG | €250.000 |
15 | Stefano Gentile | Dinamo Sassari | Serie A | SG | €250.000 |
16 | Riccardo Moraschini | Umana Reyer Venezia | Serie A | SG/SF | €250.000 |
17 | Paul Biligha | Olimpia Milano | Serie A | C | €200.000 |
18 | Davide Moretti | Umana Reyer Venezia | Serie A | PG | €200.000 |
19 | Giordano Bortolani | Carpegna Prosciutto Pesaro | Serie A | SG | €200.000 |
20 | Matteo Spagnolo | Dolomiti Energia Trento | Serie A | PG | €150.000 |
21 | Luca Severini | Bertram Derthona | Serie A | PF | €150.000 |
22 | Nicola Akele | Umana Reyer Venezia | Serie A | PF | €150.000 |
23 | Tommaso Baldasso | VL Pesaro | Serie A | PG | €150.000 |
24 | Leonardo Candi | UNAHOTELS Reggio Emilia | Serie A2 | PG | €120.000 |
25 | Matteo Imbrò | Givova Scafati | Serie A | PG | €120.000 |
26 | Tommaso Laquintana | Pallacanestro Trieste | Serie A2 | PG | €100.000 |
27 | Davide Alviti | Dolomiti Energia Trento | Serie A | SF | €100.000 |
28 | Guglielmo Caruso | Olimpia Milano | Serie A | C | €100.000 |
29 | Alessandro Gentile | Urania Milano | Serie A2 | SF | €100.000 |
30 | Luca Vitali | Blu Basket Treviglio | Serie A2 | PG | €700.000 (precedente in Serie A) |
31 | Bruno Mascolo | Virtus Bologna | Serie A | PG | €100.000 |
32 | Andrea Mezzanotte | Happy Casa Brindisi | Serie A | PF | €100.000 |
33 | Alessandro Cappelletti | Umana Reyer Venezia | Serie A | PG | €150.000 |
34 | Carlos Delfino | Carpegna Prosciutto Pesaro | Serie A | SF | €200.000 |
35 | John Petruccelli | Germani Brescia | Serie A | SG | €200.000 |
36 | Raphael Gaspardo | Umana Reyer Venezia | Serie A | PF | €200.000 |
37 | Luca Campogrande | Pallacanestro Trieste | Serie A2 | SG | €150.000 |
38 | David Cournooh | Germani Brescia | Serie A | SG | €150.000 |
39 | Leonardo Totè | Givova Scafati | Serie A | PF/C | €120.000 |
40 | Lorenzo Uglietti | GeVi Napoli | Serie A | SG | €100.000 |
41 | Simone Zanotti | Givova Scafati | Serie A | PF | €100.000 |
42 | Andrea Pecchia | S.Bernardo Cantù | Serie A2 | SG/SF | €100.000 |
43 | Matteo Fantinelli | APU Udine | Serie A2 | PG | €100.000 |
44 | Niccolò De Vico | S.Bernardo Cantù | Serie A2 | SF/PF | €90.000 |
45 | Fabio Mian | Vanoli Cremona | Serie A2 | SG | €90.000 |
46 | Giovanni Pini | Tezenis Verona | Serie A2 | PF | €80.000 |
47 | Valerio Mazzola | Tezenis Verona | Serie A2 | PF/C | €80.000 |
Serie B (Terza Divisione Maschile)
La Serie B rappresenta la terza categoria del basket italiano e si configura come una lega semi-professionistica, dove militano in prevalenza giocatori italiani. Qui, i compensi si riducono ulteriormente rispetto alle prime due divisioni.
La maggior parte dei giocatori di Serie B percepisce stipendi che variano da circa 1.000 a 2.500 euro al mese, corrispondenti a 12.000–30.000 euro all’anno per chi è sotto contratto. Alcuni atleti con maggiore esperienza o particolarmente talentuosi possono guadagnare leggermente di più, ma i contratti a sei cifre sono estremamente rari a questo livello.
In generale, molti cestisti di Serie B affiancano altre attività lavorative o fonti di reddito al basket, in quanto lo stipendio percepito, pur dignitoso, difficilmente garantisce una stabilità economica a lungo termine.
Serie C (Quarta Divisione – suddivisa in C Gold e C Silver)
Scendendo ancora di livello troviamo la Serie C, che comprende due sottolivelli: C Gold (più competitiva) e C Silver (più regionale e amatoriale). A questo punto del sistema cestistico italiano, gli stipendi veri e propri diventano rari.
Nella maggior parte dei casi, i giocatori ricevono rimborsi spese, premi a partita e piccoli stipendi mensili non fissi. I più fortunati o i giocatori di maggior valore possono arrivare a guadagnare fino a circa 2.000 euro al mese includendo bonus e rimborsi, ma ciò non è la norma.
In Serie C Gold, le società più strutturate – specialmente quelle delle regioni economicamente più forti – possono offrire stipendi tra i 500 e i 1.500 euro mensili ai giocatori più importanti. La media però resta intorno a qualche centinaio di euro al mese.
In Serie C Silver, i compensi sono ancora più modesti: molti giocatori ricevono tra i 500 e i 1.200 euro mensili se provenienti dall’estero, mentre la maggior parte dei locali gioca per passione, ricevendo solo rimborsi e premi simbolici.
Serie D e Campionati Minori
Con l’arrivo in Serie D, il basket italiano diventa prevalentemente amatoriale o semi-professionistico. Pochissime squadre offrono stipendi veri e propri. Alcuni club possono concedere piccoli rimborsi o “gettoni” mensili – in media tra i 300 e i 750 euro al mese – ai giocatori più rappresentativi, ma si tratta di cifre contenute.
Nei campionati ancora inferiori (come Promozione, Prima Divisione e Seconda Divisione), i contratti pagati scompaiono quasi del tutto. In questi casi, giocare a pallacanestro è un’attività portata avanti principalmente per passione, con costi coperti dalla società o dai giocatori stessi.
Differenze di Stipendio in Base al Ruolo
Un aspetto fondamentale da considerare, quando si parla di stipendi nel basket italiano, è la forte disparità salariale tra i diversi ruoli anche all’interno della stessa lega. In ogni campionato maschile – dalla Serie A alla Serie C – esiste una vera e propria gerarchia retributiva che premia le “stelle” e lascia i giocatori di supporto con compensi molto più contenuti.
Serie A: da milioni a stipendi di base
Nella Serie A, il divario è particolarmente evidente. Un titolare di alto livello o una stella in una squadra blasonata può percepire uno stipendio di gran lunga superiore rispetto a un compagno di panchina in una squadra con budget limitato. Come già menzionato, i top player possono guadagnare sei o sette cifre all’anno, mentre un giovane alla prima esperienza in prima squadra può fermarsi su stipendi di poco superiori ai 50.000 euro annui, se non meno.
Serie A2: l’importanza dello status
La situazione si ripete in Serie A2, dove il giocatore straniero con status da “go-to guy” può arrivare a percepire fino a 100.000 euro annui, mentre un elemento della rotazione italiana si accontenta spesso di 20.000–30.000 euro, o anche meno. I club puntano gran parte del loro budget su uno o due giocatori “chiave”, lasciando agli altri ruoli stipendi molto più contenuti.
Serie B e Serie C: pochi privilegiati, tanti volontari
In Serie B e Serie C, il fenomeno si amplifica ulteriormente. Una manciata di veterani con esperienza o forte leadership possono ricevere la parte più consistente del budget societario – con stipendi o rimborsi mensili sopra la media della lega – mentre i giovani e i giocatori di panchina spesso si accontentano di rimborsi spese, bonus a partita o piccoli stipendi fissi. In queste categorie, è frequente vedere squadre costruite attorno a un solo “stipendiato importante”, con il resto del roster formato da semi-professionisti o amatori.
Il Basket Femminile in Italia: Stipendi e Differenze
Serie A1 Femminile
La Serie A1 femminile è il massimo campionato italiano di basket femminile ed è ufficialmente professionistico, ma gli stipendi sono decisamente più bassi rispetto a quelli del corrispettivo maschile. La maggior parte delle giocatrici italiane guadagna tra i 10.000 e i 30.000 euro all’anno, cifre modeste che riflettono il minore investimento e le limitate entrate del settore rispetto al basket maschile.
Le giocatrici più pagate sono spesso straniere, in particolare atlete provenienti dalla WNBA o da altri top campionati europei, che possono arrivare a guadagnare fino a circa 115.000 euro a stagione. Tuttavia, solo 2 o 3 giocatrici per squadra ricevono questo tipo di compenso; il resto del roster percepisce contratti molto più contenuti, spesso limitati a poche migliaia di euro.
Questa disparità interna è un tratto distintivo del basket femminile in Italia: un nucleo ristretto di professioniste ben retribuite, affiancate da giocatrici con ingaggi minimi che spesso lavorano o studiano parallelamente alla carriera sportiva.
Serie A2 Femminile
La Serie A2 femminile è considerata semi-professionistica. I compensi sono molto più bassi e raramente sufficienti per vivere esclusivamente di pallacanestro. Molte atlete ricevono piccoli rimborsi spese, vitto e alloggio, e solo alcune hanno contratti veri e propri, spesso di poche migliaia di euro l’anno. È comune che le giocatrici siano studentesse o abbiano un altro impiego, soprattutto le italiane più giovani.
Nei campionati inferiori (Serie B e C regionali), il basket femminile diventa completamente amatoriale, con nessuna retribuzione vera e propria e solo rimborsi simbolici per viaggi o pasti.
Contratti e Benefit: Cosa Include un Ingaggio in Italia?
Oltre al salario base, molti contratti nel basket italiano (sia maschile che femminile) includono una serie di benefit e vantaggi in natura, fondamentali per attrarre giocatori, soprattutto stranieri:
- Alloggio gratuito: quasi sempre garantito per giocatori e giocatrici provenienti da fuori città o dall’estero. Un appartamento pagato dalla società è una prassi comune fino alla Serie B maschile e alla A1 femminile.
- Viaggi e voli: i club coprono i voli internazionali andata/ritorno per gli atleti stranieri e tutte le trasferte interne (spostamenti in pullman per le partite fuori casa). In molti casi viene anche fornita un’auto o un rimborso trasporti.
- Vitto o pasti: molti club collaborano con ristoranti locali per offrire pasti gratuiti dopo allenamenti o partite, oppure prevedono buoni pasto giornalieri.
- Bonus e incentivi: sono frequenti bonus per vittorie, qualificazioni ai playoff, trofei vinti o risultati individuali. Anche in Serie C o D può essere previsto un “premio partita” per ogni vittoria.
- Cure mediche e assicurazione: tutti i giocatori professionisti hanno copertura sanitaria tramite il club, con accesso a fisioterapisti, medici e strutture convenzionate.
- Altre clausole comuni: contratti quasi sempre annuali, spesso con clausole di prova iniziale (es. due mesi). Alcuni club offrono anche supporto per visto, corsi di lingua o piccoli lavori tramite sponsor locali.
Grazie a questi benefit, anche un contratto dal compenso economico contenuto può diventare sostenibile per un atleta, specialmente se proveniente da fuori Italia.
Conclusione
Il panorama degli stipendi nel basket italiano è profondamente variegato e legato a categorie, ruolo, genere e status del giocatore. Mentre le stelle della Serie A maschile possono guadagnare oltre un milione di euro l’anno, la maggior parte dei professionisti (e soprattutto delle professioniste) vive con redditi decisamente più modesti. Nelle categorie inferiori, il basket è spesso una passione supportata da rimborsi e benefit, più che una vera e propria professione.
Tuttavia, l’Italia continua a rappresentare una meta interessante per tanti atleti stranieri, grazie alla qualità della vita, alla passione per lo sport e alla struttura dei contratti che, anche con budget limitati, cerca di tutelare e valorizzare il lavoro dei giocatori.
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