I Dallas Mavericks (fondati nel 1980) stanno vivendo una trasformazione significativa sotto la guida del general manager Nico Harrison che ha lavorato per quasi vent’anni alla Nike prima di questo ruolo.
La squadra che gioca nell’American Airlines Center ha fatto scelte coraggiose quest’anno – inclusa la cessione della loro stella Luka Dončić: una mossa che ha sorpreso molti tifosi ma ha aperto nuove possibilità per il futuro della franchigia.
Nonostante gli infortuni di giocatori-chiave come Anthony Davis Dereck Lively II e Daniel Gafford (che detiene il record di stoppate in una singola stagione per Arkansas) la squadra ha mostrato carattere andando 4-5 nelle successive nove partite.
Il punto di svolta è arrivato il 24/03/25; quando Davis (prima scelta assoluta nel draft 2012) è tornato in campo guidando i Mavs alla vittoria sui Brooklyn Nets. Da quel momento la squadra ha un record di 4-1 dimostrando il potenziale del nuovo roster.
“Abbiamo trovato la nostra identità e stiamo giocando il nostro miglior basket” ha dichiarato Anthony Davis dopo la vittoria sui Nets.
I Mavericks – che hanno vinto il loro unico titolo NBA nel 2011 si trovano al nono posto nella Western Conference; una posizione che garantirebbe loro la partecipazione al Play-In Tournament (formato adottato permanentemente nel 2021) contro i Kings per un posto nei playoff.
- La squadra ha modificato il suo stile di gioco
- Si è passati dal tiro da tre punti a un gioco più interno
- Il frontcourt è ora uno dei più temibili della lega
- La chimica di squadra migliora partita dopo partita
Con 10 giorni rimanenti nella regular season i Mavs sembrano aver trovato la formula giusta per puntare ai playoff – dimostrando che anche nei momenti difficili lo spirito del “Maverick” (nome ispirato alla serie TV western degli anni ’50) rimane vivo nella città di Dallas.
