La storia del basket nella Bay Area (che comprende San Francisco Oakland e le città circostanti) ha radici profonde che risalgono al 1962 quando Eddie Gottlieb vendette i Philadelphia Warriors per 850.000 dollari: una decisione che cambiò per sempre il panorama della pallacanestro americana.
Il Chase Center – inaugurato nell’autunno-2019 e soprannominato “La Casa di Steph” – rappresenta oggi il cuore pulsante di questo legame; presto una statua di Stephen Curry accoglierà i tifosi all’ingresso dell’arena che ospiterà l’All-Star Game 2025 (14-16 febbraio).
La regione ha dato i natali a leggende del calibro di Bill Russell cresciuto a Oakland e Gary Payton che oggi allena al College of Alameda: due esempi di come il territorio abbia nutrito generazioni di talenti cestistici.
Luoghi storici come il Cow Palace (primo campo dei Warriors) e l’Oakland Coliseum Arena hanno fatto da sfondo a momenti indimenticabili; il primo ospitò persino l’All-Star Game del ’67 dove Rick Barry fu MVP mentre il secondo vide i Warriors conquistare ben 4 titoli NBA.
I parchi pubblici hanno giocato un ruolo fondamentale:
- Mosswood Park dove si formò Russell
- Brookfield Park casa di Damian Lillard
- East Oakland Youth Development Center fucina di talenti
- Kezar Pavilion con la sua Pro-Am League estiva
“Era una vera topaia” disse Barry parlando del Cow Palace “ma lì abbiamo scritto pagine di storia”.
La Bay Area non ha solo accolto il basket; l’ha trasformato grazie a giocatori come Curry che hanno rivoluzionato il modo di intendere questo sport: un legame che l’All-Star Weekend 2025 celebrerà nel migliore dei modi.