Kel’el Ware il giovane centro dei Miami Heat sta dimostrando che il talento dell’Arkansas continua a brillare nella NBA: il ventenne sta emergendo come una delle sorprese più interessanti della stagione.
Il connazionale Bobby Portis (anche lui di Little Rock) ha seguito la crescita di Ware fin dalle scuole medie — “Ho sentito parlare di lui quando era in sesta elementare; aveva tanto talento grezzo ma all’inizio non aveva il motore non giocava con intensità”.
La storia di Ware è particolare anche per il suo nome che ha origini nei fumetti DC Comics: i suoi genitori Tamika e Cedrick Spaight si sono ispirati al nome kryptoniano di Superman Kal-El modificandone la grafia. Al liceo North Little Rock High ha ottenuto risultati impressionanti con un record di 70-10 nelle ultime tre stagioni vincendo due campionati statali consecutivi.
“Direi che ho iniziato a pensare alla NBA in seconda superiore quando ho ricevuto le prime offerte dalle università” ha rivelato Ware a NBA.com.
Il suo percorso collegiale — prima all’Oregon poi all’Indiana — è stato segnato da alti-e-bassi ma il potenziale era evidente. Con gli Hoosiers sotto la guida dell’ex-coach NBA Mike Woodson ha fatto il salto di qualità: 15.9 punti e 9.9 rimbalzi di media.
Da quando è diventato titolare dei Heat Ware è sesto tra i rookie per punti (11) e primo per rimbalzi (9.9); le sue prestazioni gli sono valse il premio di Rookie del Mese della Eastern Conference a gennaio. Il veterano Kevin Love ha notato: “Resta sempre in palestra è parte della cultura qui; ogni volta che siamo in palestra lui c’è mette il tempo nel lavoro in sala pesi sul campo”.
La crescita di Ware sta beneficiando dell’esperienza di figure storiche della franchigia come Alonzo Mourning Udonis Haslem e coach Erik Spoelstra. Il futuro sembra luminoso per questo prodotto dell’Arkansas che sta seguendo le orme di tanti altri talenti emersi da quello stato.