Curry trionfa nel nuovo formato dell’All-Star Game nella sua San Francisco

Stephen Curry ha illuminato il Chase Center (l’arena più tecnologicamente-avanzata della NBA) durante l’All-Star Game di ieri conquistando il Kobe Bryant Award come MVP del torneo. Il fuoriclasse dei Warriors che compirà 37 anni il prossimo mese ha guidato la squadra di Shaq alla vittoria nel nuovo formato mini-torneo.

La squadra “Shaq’s OGs” ha dominato la finale contro “Chuck’s Global Stars” con il punteggio di 41-25; Curry ha contribuito con 12 punti tutti da tre-punti incluso un incredibile tiro da metà campo che ha fatto impazzire i tifosi di casa.

Il nuovo format dell’evento ha introdotto un sistema interessante:

  • Quattro squadre in competizione
  • Tre partite totali
  • Vittoria al raggiungimento dei 40 punti
  • Nessun limite di tempo

“Mi sento davvero benedetto di poter giocare questo All-Star Game sul mio campo” ha detto Curry durante una pausa del match mentre i fan scandivano “M-V-P”.

La performance complessiva del numero-30 dei Warriors è stata notevole: 20 punti 10 rimbalzi e 3 assist nelle due partite disputate. Un risultato che arriva a sei mesi dalla conquista dell’oro olimpico dimostrando come il tre-volte campione NBA continui a dominare nonostante l’età.

La finale è stata praticamente decisa fin dall’inizio: gli avversari hanno iniziato con uno sconfortante 0-su-10 dal campo permettendo agli OGs di costruire un vantaggio incolmabile. Il pubblico del Chase Center (che ha richiesto due anni e mezzo per essere costruito) ha potuto godere di uno spettacolo indimenticabile del proprio beniamino.

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